Fermo - E’ una di quelle notizie che lasciano di stucco, anche se ormai negli ultimi anni ci stiamo abituando al fatto che i consumatori di droga sono sempre più giovani: è notizia di oggi che l’altro ieri nel prestigioso liceo classico “Annibal caro” due diciassettenni sono stati sorpresi dal preside Ciro Bove, allertato da alcuni loro compagni di classe, mentre stavano per bucarsi nei bagni dell’istituto. Erano appena le 8.15 di un normalissimo lunedì mattina: cosa può portare un giovane diciassettenne a decidere di sprecare la propria vita sprofondando nell’abisso dell’eroina? Viene difficile trovare una spiegazione, anche per la sottoscritta che ha giusto dieci anni di più: sconsideratezza, incoscienza, solitudine, mancanza di ideali, vuoto di valori o l’insieme di tutte queste cose. Fatti come questi sono però forse un grido d’allarme, una richiesta d’aiuto di una generazione fragile e disorientata, che è facile criticare perché vanno male a scuola, si ubriacano, si drogano, vivono senza freni e bruciano le tappe, ma che, anche se più difficile, è dovere di tutti aiutare concretamente e da subito.
mercoledì 12 marzo 2008
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