Fermo - Da due anni ormai ed in particolare negli ultimi mesi le vicende dell’ex zuccherificio Sadam, della sua riconversione e del futuro dei suoi dipendenti, costituiscono uno dei problemi più importanti ed urgenti del territorio: lavorare alla Sadam un tempo significava avere un posto di lavoro ben retribuito, oggi essere stato un lavoratore Sadam significa essere da due anni in attesa di conoscere il proprio futuro. Si è ancora in attesa del progetto definitivo della sua riconversione da parte della proprietà, la Power Crop e allo stesso modo si è in attesa della decisione definitiva del Comune sul sito dove verrà costruita la centrale a biomasse: negli ultimi giorni pare che Monte Urano possa essere l’alternativa migliore. Dal fronte politico, del Comune di Fermo in particolare, diverse sono le posizioni dei consiglieri: in seno alla stessa opposizione infatti il consigliere Fortuna non vede di buon grado la possibilità di realizzare a Monte Urano la nuova centrale, il Partito Democratico invece è più ben disposto; di questo schieramento anche il primo cittadino monturanese che sta vagliando attentamente tutte le opportunità che potrebbero scaturire per la sua città dall’ospitare la centrale a biomasse. In questo quadro è intervenuto tramite un comunicato stampa anche l’Arcivescovo di Fermo mons. Luigi Conti, che sta seguendo con apprensione le vicende dell’ex zuccherificio. Il pensiero è particolarmente rivolto alle 94 famiglie dei lavoratori in cassa integrazione ormai da troppo tempo ed in proposito il Vescovo di Fermo fa una riflessione sul significato del lavoro e sulla sua importanza nella vita di ognuno. “Il lavoro è un diritto fondamentale, ma anche un bene per l’uomo. Esso è necessario per formare e mantenere una famiglia. È, pertanto, molto più che un modo per guadagnarsi da vivere, è la stoffa dell'uomo, la modalità per affermare se stessi, la propria identità, i propri ideali. Un uomo senza lavoro, non è solo un uomo povero, è un uomo che si spegne interiormente, che si sente solo, abbandonato, inutile.” Con queste parole mons. Conti spera che questa settimana santa, che dovrebbe coincidere con quella decisiva per la risoluzione della vicenda, possa portare ai lavoratori e alle loro famiglie una Pasqua di speranza e di serenità.
lunedì 17 marzo 2008
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