martedì 11 marzo 2008

CGIL fermana su sanità e servizi

Fermo - La CGIL fermana per voce del Segretario della FP Andrea Raschia interviene, con un comunicato stampa che pubblichiamo per intero, sui temi della sanità e della provatizzazione dei servizi: “I resoconti di stampa non lasciano dubbi sull’esito della manifestazione di sabato scorso ad opera di un comitato spontaneo per salvare la sanità fermana. Obiettivo certamente ambizioso che necessita indubbiamente della massima attenzione di tutti e soprattutto impegno crescente specie da parte delle forze sociali. In realtà ciò già avviene, in particolare per iniziativa di Cgil Cisl Uil, che stanno sostenendo da tempo nei confronti della Regione Marche rivendicazioni importanti per la qualità della vita e per la salute di tutti i cittadini. In qualsiasi luogo essi vivano e a qualunque provincia essi appartengano. Esistono Diritti di cittadinanza, infatti, che devono essere rafforzati per rendere le persone uguali riconoscendo loro pari opportunità nell’accesso ai servizi.
Tutto ciò carica, se fosse possibile, di maggiori responsabilità il movimento dei lavoratori e dei pensionati, una forza insostituibile e decisiva per far assumere ai servizi pubblici quelle caratteristiche di universalità fondamentali per l’esercizio di diritti oggi messi a rischio da politiche che hanno perseguito logiche di privatizzazione che non hanno certo messo al centro l’interesse collettivo. Altre sono state le preoccupazioni, anche a giudicare dai risultati di quelle scellerate politiche. E’ quanto accaduto ovunque e in tutti i settori della vita sociale. Il Comune di Fermo, con le proprie iniziative di esternalizzazione, non è stato certo a guardare, ma ha fornito per parte sua un robusto contributo. Oggi però serve un ripensamento. Questo chiede l’opinione pubblica, ed in particolare i lavoratori, com’è avvenuto di recente -ad esempio- a proposito del tentativo di privatizzazione della casa di riposo Sassatelli, respinto con vigore.
Leggo con interesse che il Sindaco intende farsi portavoce di un movimento dal basso e di volerlo sostenere.
Credo che non gli manchino strumenti adeguati a cominciare dall’assunzione di precise scelte che indirizzino il bilancio di previsione nella giusta direzione e consentano così l’organizzazione di servizi più efficienti e di qualità, con una gestione pubblica partecipata
Se poi vorrà avere un valido interlocutore che sappia valutare e condizionare concrete politiche per la salvaguardia del bene comune, il Sindaco Di Ruscio lo sa bene, noi siamo sempre a disposizione”. (lucia mecozzi)

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