martedì 11 marzo 2008

Incontro Partito Democratico

Fermo - Nel corso di un convegno organizzato dal Partito Democratico a San Benedetto del Tronto si è cercato di dare delle risposte alla tematica riguardante l’importanza delle regioni e delle autonomie locali nella promozione del territorio. Nel panorama politico nazionale è ormai una questione concreta il desiderio comune di voler mettere mano alle autonomie locali con uno sguardo particolare rivolto alle province. Come ben sappiamo nel corso della legislatura dell’ultimo Governo Berlusconi è stata istituita la Quinta provincia marchigiana facendo una scissione in due porzione di Ascoli Piceno. Lo stesso Popolo delle Libertà ha espresso chiaramente la volontà di voler mettere mano alla questione provinciale, dello stesso avviso è anche il Partito Democratico che, nel corso della legislatura guidata da Romano Prodi aveva già iniziato a formulare dei parametri per analizzare la realtà attuale in vista anche delle creazione delle “città metropolitane”.
Secondo il Ministro per gli Affari Regionali e le Amministrazioni Locali Onorevole Linda Lanzilotta intervenuta al convegno insieme al Sottosegretario di Stato Pietro Colonnella ogni decisione in merito alla soppressione di alcune unità provinciali seguirà dei precisi parametri costituiti dalla popolazione residente e dal territorio.
Il Sottosegretario Colonnella ha illustrato alla folta platea presente quello che era stato l’impegno specifico del ministero per promuovere il territorio e per dare valore ad ogni espressione di autonomia locale che ha portato alla stessa importanza gerarchica i sindaci e l’Amministrazione locale. I progetti intrapresi, ha continuato il Sottosegretario, avranno la necessità di poter essere continuati e fatti divenire esecutivi dal prossimo Governo. Stesso impegno è stato confermato dalla Ministro in carica. Dopo questo importante incontro e da quanto espressamente dichiarato, ai nostri microfoni, dalla Onorevole Lanzilotta quali sorti per la costituenda provincia di Fermo? Forse è difficile dare una risposta precisa in tal senso, ma certo possiamo dire che una maggiore oculatezza nelle decisione intraprese in precedenza era forse necessaria. Il nord della Regione e la vicina Romagna hanno trovato delle soluzioni che forse potevano essere fatte proprie per quanto riguarda la Marca fermana. (mate)

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