Fermo - E’ dovere di cronaca riportare la notizia della tragica morte del trentaseienne di origini fermane che ieri mattina, intorno alle dieci, ha deciso di togliersi la vita, gettandosi dal cavalcavia dell’autostrada A14, schiantandosi sulla statale Fermo – Porto San Giorgio. Il giovane, Cristiano Scoccia, lavorava nella ditta di termoidraulica con il padre e il fratello ma da circa un anno viveva ad Osimo con la moglie, anconetana, e i suoi due piccoli figli. Purtroppo non è la prima persona che decide di togliersi la vita da quel cavalcavia: in questi casi però uguale è il dolore dei familiari e degli amici, uguale il vuoto che lascia dietro di sé la morte di un giovane, uguale lo sconcerto e l’impossibilità di spiegarsi il motivo che ha portato ad un simile gesto ed uguale allo stesso modo deve essere il rispetto per i suoi cari. Se è doveroso far conoscere al pubblico quanto successo, è altrettanto doveroso ora spegnere i riflettori della stampa, senza sentirsi obbligati a soddisfare la curiosità di molti.
martedì 4 marzo 2008
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