Fermo - Anche il più importante quotidiano economico italiano ha criticato la scelta del Comune di Fermo di affidarsi agli strumenti di finanza derivata per risanare la sua situazione economica debitoria, scelta che ora comporterebbe all’ente il pagamento di un milione e trecento mila euro visto il passaggio dal tasso fisso a quello variabile. Al momento un consulente finanziario sta studiando i dettagli della questione per conto del Comune per capire quale sia la scelta più opportuna, senza escludere la possibilità di procedere contro l’istituto di credito per vie legali: scelta senz’altro delicata, oggetto inoltre di un’interrogazione del consigliere comunale Paolo Calcinaro. La posizione del Sole 24 Ore, sposata in pieno dal gruppo consiliare del PD di Fermo, è comunque chiara: l’Amministrazione Di Ruscio ha abbandonata la tranquilla via del tasso fisso con la Cassa Depositi e Prestiti nel 2006, in piena campagna elettorale, per la strada incerta del tasso variabile, che sarebbe potuto scendere; gli eventuali effetti negativi di questa manovra però ricadranno di certo sui cittadini fermani, ma solo nel 2011, quando l’attuale amministrazione non potrà più essere al governo della città.
Nel Consiglio comunale di domani potrebbero arrivare dei chiarimenti.
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